Chi siamo

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Ispirazione naturale

La protezione, lo sviluppo del patrimonio forestale ed il mantenimento dell’ecosistema del pianeta è un dovere nel rispetto della salute dei nostri fi gli e delle generazioni future. Come progettisti e costruttori consapevoli delle responsabilità nei confronti dell’ecosistema, abbiamo attivato strategie idonee a produrre a basso impatto ambientale.

Per questo utilizziamo esclusivamente: legni delle Valli di Fiemme e del Primiero provenienti da foreste con certifi cato PEFC-FSC che ne attesta la riforestazione programmata in modo da garantire la fi liera corta del legno trentina; adesivi esenti da sostanze nocive; vernici rinnovabili derivanti dalla biochimica e dai minerali, quali oli e resine vegetali balsamiche, cere d’api e terre coloranti, ovvero le stesse sostanze che nutrono il legno fi nché è in vita.

Sono escluse quindi materie d’origine petrolchimica per la loro incompatibilità con gli organismi viventi e la biosfera. Nell’ottica di questa fi losofi a, crediamo fortemente in ricerca, tecnologia e sperimentazione che conducono a soluzioni rispettose dell’uomo e della natura.

La natura custodisce il segreto per progettare nuovi oggetti sostenibili e per adeguare quelli esistenti.

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Il ritorno alla foresta italiana

L’azienda dei Fratelli Boninsegna si trova all’ingresso della splendida vallata del Primiero, ai piedi delle Pale di San Martino, parte del gruppo delle Dolomiti, oggi patrimonio dell’Unesco.

A partire dagli anni trenta, quando viene fondata da Francesco Boninsegna, in seguito sotto la direzione del fi glio Pietro, ed ora che è in mano alla terza generazione, quella dei fratelli Silvio e Alberto, l’azienda si è sempre impegnata ad attuare strategie produttive nel totale rispetto dell’ambiente. Nel corso di più di ottant’anni di attività nella produzione di infi ssi in legno, si è distinta per la qualità dei suoi manufatti, frutto di continua ricerca d’innovazione e attenta professionalità unite a una grande passione per il lavoro.

Una semplice idea

Le attuali attività artigianali, in continuità con i mestieri del passato, pur essendo aggiornate tecnologicamente o operando nel campo delle nuove tecnologie, non hanno come obiettivo esclusivo di fare business, come avviene nelle grandi imprese. L’impresa artigiana è lo strumento per creare qualcosa di significativo partendo da una semplice idea, per dare una dimensione più umana al lavoro, al limite per avere la soddisfazione di creare qualcosa che possa servire a qualcun altro.

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Autonoma capacità creativa

Tra gli artigiani è molto forte il concetto del fare qualcosa di importante perché frutto del proprio lavoro manuale e intellettuale. Ci può essere chi lavora di più con le mani e chi usa prevalentemente il cervello, ma non c’è separazione tra le due cose. L’idea base è che l’artigiano esprime una autonoma capacità creativa; in un certo senso la cosa a cui tiene di più è l’autonomia. In questa fase di rinascita l’artigiano è lontano sia dalle forme organizzative tipiche del lavoro dipendente che da quelle corporative dei suoi antenati. Antropologicamente è un campione di individualismo, aperto a molteplici relazioni: funzionali, economiche, sociali, purché non ne intacchino l’autonomia, lo spirito di iniziativa, l’attitudine al rischio.

Reti di relazioni

L’artigiano, incarna da sempre, l’incontro tra sapere e lavoro, intelligenza e abilità professionale.

Nei nuovi scenari globali che impongono un rapido spostamento verso produzioni di qualità, l’artigianato può giocare un ruolo di primo piano. Esso si inserisce perfettamente in un modello di organizzazione economica, in cui più del capitale finanziario e del potere politico, su cui ha fatto leva la vecchia borghesia industriale, contano il capitale culturale, vale a dire le abilità e capacità professionali, le competenze, la creatività e lo spirito di iniziativa, l’autostima derivante da attività portatrici di senso, nonché il capitale sociale, vale a dire la capacità di creare reti di relazioni.

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La sfida oggi in atto è maturare la consapevolezza che la commercializzazione non si limita alla semplice transazione del manufatto, ma comprende una serie di valori che coinvolgono una pluralità di fattori quali la produzione, l’impatto ambientale, quello sociale ed economico del processo produttivo specifico.